Bisogna confermare il comando di Cesare in Gallia

Ego vos intellego, patres conscripti, multos decrevisse eximios honores C. Caesari et prope singulares. Neminem umquam est hic ordo complexus honoribus et beneficiis suis qui ullam dignitatem praestabiliorem ea quam per vos esset adeptus putaverit. Nemo umquam hic potuit esse princeps qui maluerit esse popularis. Sed homines aut propter indignitatem suam diffisi ipsi sibi, aut propter reliquorum obtrectationem ab huius ordinis coniunctione depulsi, saepe ex hoc portu se in illos fluctus prope necessario contulerunt; qui si ex illa iactatione cursuque populari bene gesta re publica referunt aspectum in curiam atque huic amplissimae dignitati esse commendati volunt, eos non modo non repellamus verum etiam expetamus. Monemur a fortissimo viro atque optimo post hominum memoriam consule ut provideamus ne citerior Gallia nobis invitis alicui decernatur post eos consules qui nunc erunt designati, perpetuoque posthac ab iis qui hunc ordinem oppugnent populari ac turbulenta ratione teneatur.

Cicerone

Io capisco che voi, o senatori, avete conferito a Gaio Cesare splendidi onori e quasi eccezionali. Quest’ordine non ha mai concesso i suoi onori e benefici ad alcuno che abbia ritenuto di aver ricevuto una qualche dignità più insigne di quella (ottenuta) grazie a voi. Qui non poté mai esserci un capo che abbia preferito essere amico del popolo. Ma degli uomini, o diffidando di se stessi per la loro indegnità, o allontanatisi dall’unione di questo ordine a causa della maldicenza di altri, spesso da questo porto si sono gettati tra quei flutti quasi inevitabilmente; coloro che da quello sballottamento e dall’agitazione popolare, dopo aver ben curato gli interessi dello Stato, rivolgono lo sguardo alla curia e vogliono essere raccomandati a questa nobilissima assemblea, non solo non dovremmo respingerli, ma dovremmo anche ricercarli. Siamo esortati da un uomo assai valoroso e console ottimo a memoria d’uomo a provvedere che la Gallia citeriore, nostro malgrado, non venga assegnata a qualcuno dopo quei consoli che saranno designati ora, e che d’ora in poi e per sempre non sia governata da coloro che attaccano quest’ordine con metodo sedizioso e popolare.