Catilina e i giovani

Sed iuventutem quam, ut supra diximus, inlexerat, multis modis mala facinora edocebat. Ex illis testis signatoresque falsos commodare; fidem, fortunas, pericula vilia habere, post, ubi eorum famam atque pudorem adtriverat, maiora alia imperabat. Si causa peccandi in praesens minus suppetebat, nihilo minus insontis sicuti circumvenire, iugulare; scilicet ne per otium torpescerent manus aut animus, gratuito potius malus atque crudelis erat. His amicis sociisque confisus Catilina, simul quod aes alienum per omnis terras ingens erat, et quod plerique Sullani milites, largius suo usi, rapinarum et victoriae veteris memores, civile bellum expotabant, opprimundae rei publicae consilium cepit. In Italia nullus exercitus; Cn. Pompeius in extremis terris bellum gerebat; ipsi consulatem petenti magna spes; senatus nihil sane intentus; tutae tranquillaeque res omnes; sed ea prorsus opportuna Catilinae.

I giovani che, come abbiamo detto sopra, aveva adescato li educava in molti modi a (compiere) malavagi misfatti. Fra questi quelli di fornire testimoni e firmatari falsi; di tenere in poca considerazione la fedeltà, la fortuna, i pericoli, poi, quando aveva compromesso il loro senso dell’onore e la loro reputazione, ordinava altre cose più gravi. Se non si presentava sul momento un motivo per compiere delitti, accerchiava gli innocenti come i colpevoli e li trucidava; si preoccupava che nell’ozio non s’intorpidissero la mano o la mente, preferiva essere senza motivo malvagio e crudele. Sicuro di questi amici e alleati e, allo stesso tempo, per l’indebitamento ingente in ogni luogo, e poiché parecchi veterani di Silla, dopo aver fatto un uso troppo dispendioso dei loro beni, rimpiangevano le rapine ed il tempo della vittoria e speravano di rifarsi in una guerra civile, Catilina concepì il piano di impadronirsi dello Stato. In Italia non c’era nessun esercito; Pompeo portava guerra in terre lontanissime; egli stesso aveva grande speranza di ottenere il consolato; il senato non era per nulla preoccupato; tutte le cose erano tranquille e sicure; tutto ciò era appunto favorevole a Catilina.