Contro gli oroscopi

Capita autem locorum argumentorumque, quibus orator usus est, quod eius meminisse potui, egressus ibi ex auditione probere adnotavi, eaque fuerunt ad hanc ferme sententiam. Disciplinam istam Chaldaeorum tantae vetustatis non esse, quantae videri volunt, neque eos principes eius auctoresque esse, quos ipsi ferant, sed id praestigiarum atque offuciarum genus commentos esse homines aeruscatores et cibum quaestumque ex mendaciis captantes. Atque eos, quoniam viderent terrena quaedam inter homines sita caelestium rerum sensu atque ductu moveri, quale est, quod oceanus quasi lunae comes cum ea simul senescit adolescitque, hinc videlicet sibi argumentum ad persuadendum paravisse, ut crederemus omnia rerum humanarum et parva et maxima tamquam stellis atque sideribus evincta duci et regi. Esse autem nimis quam ineptum absurdumque, ut, quoniam aestus oceani cum lunae curriculo congruit, negotium quoque alicuius, quod ei forte de aquae ductu cum rivalibus aut de communi pariete cum vicino apud iudicem est, ut existimemus id negotium quasi habena quadam de caelo vinctum gubernari.

Il Mio Latino (2) – Pag.383 n.30 – Gellio

Gli elementi principali dei passi e degli argomenti, di cui l’oratore fece uso, ciò che ho potuto ricordare di lui, appena uscito dall’ascolto ho annotato in fretta, e questi furono generalmente secondo questa esposizione. Questa disciplina dei Caldei non è di tanto grande antichità, quanta vogliono che sia vista, né che i suoi fondatori e autori sono quelli, che essi tramandano, ma uomini accattoni e che ricavano cibo e guadagno dalle menzogne hanno escogitato questo genere di raggiri e inganni. Ed essi, poiché vedevano che alcune situazioni terrene fra gli uomini erano originate dall’influsso e dal passaggio dei corpi celesti, come è, poiché l’oceano quasi compagno della luna insieme a lei cresce e decresce, da qui evidentemente hanno ricavato la prova per convincere, affinché credessimo che tutte le cose degli eventi umani, sia le piccole sia le più grandi, fossero guidate e rette come se collegate alle stelle e agli astri. Ma è eccessivamente stupido e assurdo, che, poiché la marea dell’oceano è collegata al corso della luna, anche il processo di qualcuno, che per caso gli capita presso un giudice circa una conduttura di acqua con quelli della stessa riva o un divisorio comune col vicino, cosicché riteniamo questo evento essere regolato dal cielo come legato con una briglia.