Gaio Giulio Cesare

Secutus deinde est consulatus C. Caesaris, qui scribenti manum iniicit et quamlibet festinantem in se morari cogit. Hic nobilissima Iuliorum genitus familia et, quod inter omnis antiquitatis studiosos constabat, ab Anchise ac Venere deducens genus, forma omnium civium excellentissimus, vigore animi acerrimus, munificentia effusissimus, animo super humanam et naturam et fidem evectus, magnitudine cogitationum, celeritate bellandi, patientia periculorum Magno illi Alexandro, sed sobrio neque iracundo simillimus, qui denique semper et cibo et sommo in vitam, non in voluptatem uteretur, cum fuisset C. Mario sanguine coniunctissimus [atque idem Cinnae gener, cuius filiam ut repudiaret nullo metu compelli potuit, cum M. Piso consularis Anniam, quae Cinnae uxor fuerat, in Sullae dimisisset gratiam,] habuissetque fere duodeviginti annos eo tempore, quo Sulla rerum potitus est, magis ministris Sullae adiutoribusque partium quam ipso conquirentibus eum ad necem mutata veste dissimilemque fortunae suae indutus habitum nocte urbe elapsus est.

Esperienze di traduzione – Pag.134 n.5 – Velleio Patercolo

Poi seguì il consolato di C. Cesare. Questo generato dalla nobilissima famiglia dei Giuli e, cosa che era nota tra tutti gli studiosi dell’antichità, discendendo la stirpe da Anchise e Venere, (fu) di aspetto il più eccellente tra tutti i cittadini, il più coraggioso per forza d’animo, molto magnanimo per generosità, essendo passato oltre la natura umana e l’onestà umana per coraggio, per grandezza di pensieri, per la velocità nel combattere, e la sopportazione dei pericoli. Molto simile allo stesso Alessandro Magno, ma sobrio e non iracondo, tale che si servisse sempre sia del cibo sia del sonno, per vivere, non per godimento, essendo stato per sangue molto unito a C. Mario […] e avendo avuto quasi diciotto anni in quel tempo, durante il quale Silla ebbe il potere, più che ai ministri e ai fautori delle parti di Silla, piuttosto che i quali lo cercavano per vendicarsi (ucciderlo), per sua fortuna dopo aver cambiato vestito e dopo aver indossato un abito diverso di notte sparì dalla città.