Il gallo, il cane e la volpe

Olim gallus et canis iter una faciebant. Cum nox advenit, labore fessi, consistere statuerunt. Gallus super altam arborem ut dormiret ascendit, canis autem in cavo ad arboris pedes accubuit, itaque totam noctem placidi quiescebant. Solis ortu gallus more solito cantavit ut adventum novi diei nuntiaret: tum repente vulpes famelica ad arboris radices accurrit ut gallum voraret et ita dicere instituit: «Descende sine mora, amice, ut animal tam pulchra voce praeditum ipsa salutem». Sed gallus falsis laudibus in errorem non inductus est et callidi animalis insidias vitavit. Tunc gallus callide sic vulpi respondit: «Libenter descendam, amica, sed antea oportet ianitorem sub arborem dormientem expergefacere, ut portam aperiat». Tum vulpes ad arboris cavum accessit et magna voce clamavit: «Surge, piger ianitor, portam aperi! Sol iam altus in caelo fulget». At canis, e somno repente excitatus, in vulpem irruit eamque laniavit.

Fedro

Un giorno un gallo e un cane viaggiavano insieme. Quando arrivò la notte, stanchi per la fatica, decisero di fermarsi. Il gallo salì su un albero per dormire, il cane, invece, si accucciò in una cavità ai piedi dell’albero, e così riposavano tranquilli tutta la notte. Al sorgere del sole il gallo, secondo la solita abitudine, cantò per annunciare l’avvento di un nuovo giorno: allora all’improvviso una volpe affamata si precipitò ai piedi dell’albero per divorare il gallo e così iniziò a dire: «Scendi senza indugio, amico, affinché io saluti un animale dotato di una così bella voce». Ma il gallo non fu indotto in errore dalle false lodi ed evitò le insidie dell’astuto animale. Allora il gallo astutamente rispose così alla volpe: «Scenderò volentieri, amica, ma prima occorre svegliare il portiere che dorme sotto l’albero, affinché apra la porta». Allora la volpe si avvicinò alla cavità dell’albero ed esclamò a gran voce: «Alzati, pigro portiere, apri la porta! Il sole splende già alto in cielo». Ma il cane, svegliato improvvisamente dal sonno, si avventò sulla volpe e la dilaniò.