La morte di un usurpatore: Alete

Electrae nuntius falsus nuntiavit Orestem fratrem cum Pylade in Tauricis Dianae esse immolatum. Aletes Aegisthi filius cum resciverat neminem Atridarum superesse, regnum Mycenis obtinuit. At Electra Delphos venit ut de fratris nece deum consuleret; eodem die quo Electra Delphos venerat, Iphigenia quoque cum Oreste ad oraculum venit. Idem nuntius qui de Orestis morte dixerat dixit Iphigeniam fratris interfectricem esse. Electra, ubi id audivit, truncum ardentem ex ara sustulit et voluit Iphigeniae sorori oculos eruere sed Orestes intervenit et veritatem narravit. Orestes cum Electra et Iphigenia Mycenas venit et Aleten interfecit. Erigonen quoque, Clytaemnestrae et Aegisthi filiam, Orestes voluit interficere sed Diana dea eam rapuit et in terram Atticam sacerdotem fecit.

Igino

Un falso messaggero annunciò che il fratello Oreste era stato sacrificato in terra Taurica a Diana assieme a Pilade. Alete, figlio di Egisto, quando era venuto a sapere che nessuno degli Atridi era sopravvissuto, occupò il regno di Micene. Ma Elettra andò a Delfi per consultare il dio circa l’uccisione del fratello; nel medesimo giorno in cui Elettra si era recata a Delfi, anche Ifigenia si recò all’oracolo assieme a Oreste. Lo stesso messaggero che aveva detto della morte di Oreste disse che Ifigenia era l’assassina del fratello. Elettra, quando udì ciò, prese dall’altare un pezzo di legno ardente e cercò di strappare gli occhi alla sorella Ifigenia ma Oreste intervenne e raccontò la verità. Oreste andò a Micene con Elettra e Ifigenia e uccise Alete. Oreste cercò di uccidere anche Erigone, figlia di Clitennetra ed Egisto, ma la dea Diana la portò via e la fece sacerdotessa in terra Attica.