Origine di una fonte

Amymone, Danai filia, dum studiose cervos et alias beluas sagittis in silva quaerit, iaculo satyrum percussit. Satyrus iaculo percussus et cupidine motus eam violare cupiebat; illa Neptuni fidem imploravit. Neptunus virginis verba audivit et auxilii causa venit, satyrum abegit et ipse concubuit cum ea virgine ex qua genitus est Nauplius. In eo loco, in quo id evenit, Neptunus fuscina terram percussit et inde aqua profluxit quae nominatur fons Lernaeus.

Igino

Amimone, figlia di Danao, mentre nel bosco cercava con ardore di catturare con le frecce cervi e altre bestie, colpì un satiro con un dardo. Il satiro, colpito dal dardo e spinto dalla bramosia, desiderava violentarla; quella implorò l’aiuto di Nettuno. Nettuno udì le parole della fanciulle e si recò per aiutarla, cacciò via il satiro ed egli stesso giacque con quella fanciulla, dalla quale fu generato Nauplio. In quel luogo, in cui accadde ciò, Nettuno colpì il suolo con il tridente e da lì sgorgò acqua, che è chiamata fonte di Lerna.