Le conseguenze di un buon consiglio inascoltato

Cum Croesus, Lydorum rex, bellum contra Persas parabat, vir valde sapiens sic eum (= lo, ogg.) monuit: «Mi rex, bellum recusa! Nullum emolumentum habebis. Nam pugnabis contra homines qui (= che, sogg.) non quantum cupiunt, sed solum quantum habent edunt, quoniam infecundam terram incolunt. Si Persae a te (= da te) victi erunt, nullas divitias acquires, quia fere nihil (= nulla) possident. Sed si autem a Persis superatus eris, quid (= che cosa) servabis? Omnia tua a victoribus tibi (= ti, a te) eripientur». Sed a Croeso prudens consilium spretum est et Lydorum copiae in Persarum fi nes missae sunt. Tum Cyrus, Persarum rex, obviam Lydis ingenti exercitu misso, proelium commisit: brevi tempore Lydi fugati sunt et in urbem Sardes compulsi. Expugnata urbe, Croesus rex captus est regnumque suum amisit.

Quando Creso, re dei Lidi, preparava la guerra contro i Persiani, un uomo molto saggio lo esortò così: «Mio re, rifiuta la guerra! Non avrai nessun vantaggio. Infatti combatterai contro uomini che mangiano non quanto desiderano, ma solamente quanto hanno, poiché abitano una terra infeconda. Se i Persiani saranno sconfitti da te, non otterrai nessuna ricchezza, poiché non possiedono nulla. Ma se invece sarai sconfitto dai Persiani, che cosa conserverai? Tutti i tuoi beni ti saranno strappati via dai vincitori». Ma il saggio consiglio fu disprezzato da Credo e le armate dei Lidi furono mandate nel territorio dei Persiani. Allora Ciro, re dei Persiani, mandato incontro al grande esercito dei Lidi, attaccò battaglia: in poco tempo i Lidi furono messi in fuga e spinti nella città di Sardi. Espugnata la città, il re Creso fu catturato e perse il suo regno.