Lo spartano Demarato

Xerxes, quia bellum contra Graecos a patre Dareo coeptum renovaturus erat, magnum exercitum conscribebat ingentemque classem parabat terra marique pugnaturus. Tum Demaratus Lacedaemonius, qui apud Xerxem exulabat sed tamen in patriae amore perseverabat, postquam belli consilia regis cognoverat, callidum dolum adhibuit de gravi periculo ephoros commoniturus; nam omnes belli apparatus, quos rex clam constituturus erat, in tabellis ligneis perscripsit, deinde ceram superinducens verba celavit. Postea tabellas fido servo commisit, qui, custodes eludens, e regia evasit et Lacedaemonem venit ubi tabellas ephoris tradidit. Lacedaemone res diu in disceptationem venit; nam ephori, quod nullum verbum in tabellis conspiciebant, quaestionem persolvere nesciebant, itaque ad populi iudicium rem tradituri erant. Tandem mulier, humili loco nata sed alacri ingenio praedita, consilium scribentis detexit; tum ephori ceram e tabellis eroserunt omniaque belli consilia Persarum regis legerunt.

Giustino

Serse, poiché aveva intenzione di riprendere la guerra contro i Greci cominciata dal padre Dario, arruolava un grande esercito e allestiva una grande flotta per combattere per terra e per mare. Allora lo Spartano Demarato, che viveva esule presso Serse ma tuttavia permaneva nell’amore per la patria, dopo che ebbe appreso i piani di guerra del re, adoperò un astuto tranello per avvertire gli efori del grave pericolo; infatti scrisse nei dettagli su tavolette tutti i preparativi di guerra, che il re stava definendo di nascosto, poi, mettendovi sopra la cera, nascose le parole. Poi affidò le tavolette a un servo fidato, che, eludendo le guardie, uscì dalla reggia e andò a Sparta dove consegnò le tavolette agli efori. A Sparta la cosa finì in dibattito per lungo tempo; infatti gli efori, poiché non vedevano nessuna parola sulle tavolette, non sapevano risolvere la faccenda, pertanto stavano per rimettere la questione al giudizio del popolo. Finalmente una donna, di bassa condizione ma dotata di intelligenza vivace, scoprì lo stratagemma dello scrivente; allora gli efori grattarono la cera dalle tavolette e lessero tutti i piani di guerra del re dei Persiani.