Occorre contrastare Antonio

Serius omnino, patres conscripti, quam tempus rei publicae postulabat, aliquando tamen convocati sumus, cum bellum nefarium contra aras et focos, contra vitam fortunasque nostras ab homine profligato ac perdito non compararetur, sed iam gereretur. Iam se instructum et paratum ad Urbem venturum esse minitatur. Quae est igitur exspectatio aut quae dilatio temporis? Mementote! Breve tempus longum est imparatis: unus dies enim afferre magnas saepe clades potest. Mea festinatio non victoriae solum avida est sed etiam celeritatis. Quo usque tantum bellum, tam crudele quam nefarium privatis consiliis propulsabitur? Verum a vobis quaeso, patres conscripti, ut quam primum publica accedat auctoritas!

Cicerone

O senatori, senza dubbio più tardi di quanto lo esigesse la situazione critica dello Stato, tuttavia oggi siamo stati finalmente convocati, dal momento che da un individuo depravato e scellerato non solo era organizzata, ma anche combattuta una guerra sacrilega contro gli altari ed i focolari domestici, contro la nostra vita ed i nostri beni. Già minaccia che verrà a Roma equipaggiato e preparato. Dunque cosa significa l’attesa o il rinvio? Ricordate! Un breve intervallo di tempo è lungo per gli impreparati: infatti spesso un solo giorno può arrecare grandi stragi. La mia impazienza non è solo desiderosa di vittoria, ma anche di rapidità. Fino a che punto una guerra tanto grande, tanto crudele quanto nefasta sarà tenuta lontana da opinioni personali? Vi chiedo, o senatori, che l’autorità pubblica si faccia avanti quanto prima!