Richiesta di un favore politico

M. CICERO IMP. S. D. C. MARCELLO C. F. COS. Quoniam id accidit quod mihi maxime fuit optatum, ut omnium Marcellorum, Marcellinorum etiam (mirificus enim generis ac nominis vestri fuit erga me semper animus) quoniam ergo ita accidit ut omnium vestrum studio tuus consulatus satis facere posset, in quem meae res gestae lausque et honos earum potissimum incideret, peto a te, id quod facillimum factu est non aspernante, ut confido, senatu, ut quam honorificentissimum senatus consultum litteris meis recitatis faciendum cures. Si mihi tecum minus esset quam est cum tuis omnibus adlegarem ad te illos a quibus intellegis me praecipue diligi. Patris tui beneficia in me sunt amplissima; neque enim saluti meae neque honori amicior quisquam dici potest. Frater tuus quanti me faciat semperque fecerit esse hominem qui ignoret arbitror neminem. Domus tua denique tota me semper omnibus summis officiis prosecuta est. Neque vero tu in me diligendo cuiquam concessisti tuorum. Qua re a te peto in maiorem modum ut me per te quam ornatissimum velis esse meamque et in supplicatione decernenda et in ceteris rebus existimationem satis tibi esse commendatam putes.

Cicerone

MARCO CICERONE, IMPERATOR, SALUTA IL CONSOLE GAIO MARCELLO, FIGLIO DI GAIO Poiché è accaduto ciò che è stato per me sommamente gradito, (cioè) che all’aspettativa di tutti i Marcelli, anche dei Marcellini (infatti la disposizione d’animo della vostra famiglia e del vostro nome verso di me è sempre stata meravigliosa) poiché dunque è accaduto così che all’aspettativa di tutti voi potesse dar abbastanza soddisfazione il tuo consolato, nel quale coincidevano le mie imprese, la gloria e l’onore di esse, ti chiedo, cosa che, come confido, non opponendosi il senato, è assai facile a farsi, di far emettere, dopo aver letto ad alta voce e pubblicamente la mia lettera, un decreto del senato quanto più onorifico. Se con te avessi meno (rapporti) che con tutti i tuoi, invocherei presso di te quelli dai quali capisci che sono particolarmente amato. I benefici di tuo padre nei miei confronti sono grandissimi; infatti nessuno può essere definito più amico né per la mia vita né per il mio onore. Credo non ci sia nessun uomo che ignori quanto tuo fratello mi stima e mi abbia stimato. Insomma tutta la tua famiglia mi ha sempre circondato di ogni più alta dimostrazione di stima. E tu, nel volermi bene, non sei stato inferiore a nessuno dei tuoi. Per questo ti chiedo più vivamente di volere che io sia quanto più onorato grazie a te e di ritenere raccomandata a sufficienza a te la mia reputazione sia nel decretare preghiere pubbliche sia nelle altre cose.