Un luogo poco riposante… per le orecchie

[Ecco che da ogni parte un vario clamore mi risuona intorno: abito proprio sopra un bagno pubblico. Immagina ora tutti i diversi tipi di voci che possono infastidire le orecchie: quando i più forti si allenano e scuotono le mani pesanti per il piombo, quando o si affaticano o fanno finta di affaticarsi, sento dei gemiti. Quando mi imbatto in qualcuno che se ne sta pigro a farsi massaggiare, sento il rumore diverso della mano che percuote la spalla.]

Si (“Se”) vero pilicrepus supervenit et numerare coepit (“inizia a” + inf.) pilas, actum est (“è fatta”). Adice nunc scordalum et furem deprehensum et illum cui (“al quale”) vox sua in balineo placet, adice nunc eos qui (“che”, nom. m. plur.) in piscinam cum ingenti impulsae aquae sono saliunt. Praeter istos, alipilum audi tenuem et stridulam vocem numquam tacentem dum vellit alas et alium pro se clamare cogit.

[E poi ci sono i vari richiami dei venditori di bevande, del salsicciaio e del pasticciere e di tutti i gestori di osterie che vendono la loro merce con una loro propria e particolare modulazione della voce.]

Seneca

Se poi arriva il giocatore di palla e comincia a contare le palle, è fatta. Aggiungi ora l’attaccabrighe e il ladro colto in flagrante e quello al quale piace la propria voce nel bagno, aggiungi ora quelli che saltano nella piscina con l’enorme fragore dell’acqua spostata. A parte questi, ascolta il depilatore, che non silenzia mai la voce sottile e stridula mentre depila le ascelle e costringe un altro a gridare al posto suo.