Uomini politici e grandi oratori

Apud Graecos septem fuisse uno tempore dicuntur, qui sapientes et haberentur et vocarentur (traduci con l’indicativo). Hos omnes praeter Milesium Thalem civitatibus suis praeesse traditum est. Quis doctior illis temporibus fuit illis? Cuius eloquentia instructior fuisse traditur quam Pisistrati? Qui primus Homeri libros confusos antea sic disposuisse dicitur ut nunc habemus. Ille quidem litteris doctrinaque floruit, sed civibus suis non visus est patriae prodesse. Quis clarior quam Pericles fuit? De cuius vi dicendi haec accepimus. Quamvis contra voluntatem Atheniensium pro salute patriae severius loquebatur, tamen id ipsum quod contra populares dicebat, populare et iucundum omnibus videbatur. Cuius in labris veteres comici leporem habitasse dixerunt tantamque in eodem vim fuisse ut in mentibus audientium quasi aculeos reliquisse videretur.

Cicerone

Si racconta che presso i Greci vi siano stati nello stesso periodo sette uomini, che furono considerati e chiamati sapienti. Si narra che tutti costoro, eccetto Talete di Mileto, abbiano governato i loro concittadini. In quei tempi chi fu più dotto di loro? L’eloquenza di quale persona si tramanda che sia stata più colta di quella di Pisistrato? Si dice che costui per primo abbia messo in ordine, così come li abbiamo ora, i libri di Omero, in precedenza alla rinfusa. In verità quello si distinse per gli studi letterari e filosofici, ma ai suoi concittadini non sembrò che avesse giovato alla patria. Chi fu più illustre di Pericle? Sulla cui efficacia oratoria abbiamo appreso queste cose. Sebbene parlasse con molta durezza per la salvezza della patria contro il volere degli Ateniesi, tuttavia quello che diceva contro la popolazione, sembrava a tutti gradito e a favore del popolo. Gli antichi dissero che sulle labbra di costui aveva dimorato la grazia del poeta comico e che nello stesso vi era stata tanta potenza che sembrava avesse lasciato, per così dire, delle spine negli animi degli ascoltatori.