Vittorie sul mare di Gaio Duilio

Post bellum Tarentinum Romanis totius Italiae imperium erat, Poeni autem insulam Siciliam fere totam possidebant. Pro Italiae oris liberae adhuc erant Syracusae, priscum et opulentum Graecorum oppidum, et Messana, quae (“che”, nom. f. sing.) nuper a Mamertinis, saevo Italico populo, capiebatur. Quod Syracusani Messanam oppugnabant, Mamertini a Poenis auxilium petunt. Poeni autem praesidium Messanam mittunt, sed oppidum armis subigere cupiunt. Tum Mamertini Romanorum auxilium poscunt. Ergo a Romanis bellum novum extra Italiae oras suscipitur: proeliis nonnullis Poeni vincuntur atque e Sicilia fugiunt. Sed pelagus Romanis tutum non erat, quia Poenorum nautis magna peritia multaque navigia erant, Romani nautae contra (avv.) imperiti erant et saepe non ab inimicis, sed procellis ventisque affligebantur. Tandem Romani callido consilio navigia sua rostris atque corvis munient et Poeni primum apud Mylas a C. Duilio, deinde ante Aegates (“Egadi”, acc. f.) insulas a Lutatio Catulo profligabuntur.

Dopo la guerra Tarantina i Romani avevano il dominio di tutta l’Italia, mentre i Cartaginesi possedevano quasi l’intera isola della Sicilia. Davanti alle coste dell’Italia vi erano la libera Siracusa, antica e ricca città dei Greci, e Messina, che di recente veniva conquistata dai Mamertini, feroce popolo Italico. Poiché i Siracusani assalivano Messina, i Mamertini chiedono aiuto ai Cartaginesi. I Cartaginesi mandano una guarnigione a Messina, ma desiderano sottomettere la città con le armi. Allora i Mamertini chiedono l’aiuto dei Romani. Dunque dai Romani viene intrapresa una nuova guerra fuori dalle coste dell’Italia: i Cartaginesi vengono sconfitti in alcune battaglie e fuggono dalla Sicilia. Ma il mare non era sicuro per i Romani, poiché i marinai dei Cartaginesi avevano grande abilità e molte imbarcazioni, mentre i marinai Romani erano inesperti e spesso erano prostrati non dai nemici, ma dalle tempeste e dai venti. Alla fine i Romani, con un astuto provvedimento, rinforzeranno le proprie imbarcazioni con rostri e arpioni e i Cartaginesi saranno sconfitti dapprima presso Milazzo da Gaio Duilio, poi davanti alle isola Egadi da Lutazio Catulo.