Causa e materia
Quid Stoici nostri sentiant de universo, tibi patefaciam. Duo sunt in rerum natura ex quibus omnia fiunt, causa et materia. Materia iacet iners, res ad omnia parata, cessatura si nemo moveat; causa autem, id est ratio, materiam format et ex illa varia opera producit. Materia id est, unde fiunt omnia; causa id est, a quo fiunt omnia. Omnis ars naturae imitatio est; itaque quod nuper dixi de universo, ad haec, quae ab homine conficiuntur, transfer. Statua materiam et artificem habuit; artifex enim materiae faciem dedit; ergo in statua materia aes fuit, causa opifex. Eadem est condicio omnium rerum: constant omnia ex eo quod fit et ex eo quod facit. Stoicis placet unam causam esse. Aristoteles putat causam tribus modis dici: «Prima», inquit, «causa est ipsa materia; secunda opifex; tertia est forma, quae unicuique operi imponitur tamquam statuae».
A scuola di latino – Pag.18 n.41 – Seneca
Ti svelerò cosa i nostri Stoici pensino dell’universo. In natura vi sono due cose da cui deriva tutto, causa e materia. La materia giace inerte, cosa pronta a tutto, destinata a cessare se nessuno la muove; la causa, cioè la ragione, modella la materia e da essa produce varie opere. La materia è quello di cui tutto è fatto; la causa è ciò da cui tutto è fatto. Tutta l’arte è imitazione della natura; pertanto quello che poc’anzi ho detto sull’universo trasferiscilo a quello che viene compiuto dall’uomo. Una statua ha avuto materia ed artefice; infatti l’artefice ha dato forma alla materia; quindi nella statua la materia è stata il bronzo, la causa l’artista. La condizione di ogni cosa è la medesima: tutto consta di quello che vien fatto e di ciò che fa. Agli Stoici pare giusto che la causa sia una sola. Aristotele pensa che la causa sia articolata in tre modi: «La prima causa», dice, «è la materia stessa; la seconda l’artefice; la terza è la forma, che viene imposta a ciascuna opera come alla statua».
