Cesare in difficoltà a causa dell’alta marea

Naves duodeviginti, quae equites sustulerant, ex portu leni vento solverunt. Quae cum adpropinquarent Britanniae, tanta tempestas subito coorta est ut aliae eodem unde erant profectae referrentur, aliae ad inferiorem partem insulae magno suo periculo deicerentur. Eadem nocte accidit ut esset luna plena, quae maritimos aestus maximos in Oceano efficere consuevit, nostrisque id erat incognitum. Ita uno tempore et longas naves, quas Caesar in aridum subduxerat, aestus complebat, et onerarias, quae ad ancoras erant deligatae, tempestas adflictabat, neque nostri ullo modo administrare aut auxiliari poterant. Compluribus navibus fractis, reliquae, quae funes, ancoras reliquaque armamenta amisissent, ad navigandum inutiles erant; itaque magna totius exercitus perturbatio facta est. Neque enim naves erant aliae quibus copiae reportari possent et frumentum in hiemem in his locis provisum non erat. Quibus rebus cognitis, principes Britanniae, qui post proelium ad Caesarem de pace convenerant, rursus coniuratione facta paulatim ex castris discedere et suos clam ex agris deducere coeperunt.

A scuola di latino – Pag.38 n.89 – Cesare

Le diciotto navi, che avevano imbarcato la cavalleria, salparono dal porto con un leggero vento. Mentre si avvicinavano alla Britannia scoppiò all’improvviso una tempesta così violenta che alcune vennero ricacciate al medesimo punto da cui erano partite, altre furono allontanate con loro grande pericolo verso la parte inferiore dell’isola. Durante la stessa notte capitò che vi fosse la luna piena, che è solita produrre nell’Oceano le massime maree, e ciò ai nostri era ignoto. Così nello stesso tempo la marea riempiva le navi da guerra che Cesare aveva tirato in secco, e la tempesta sbatteva le navi da carico che erano ancorate, e i nostri non potevano in alcun modo governarle nè portare aiuto. Distrutte parecchie navi, le rimanenti, poiché avevano perso le funi, le ancore e le altre attrezzature, erano inservibili per la navigazione; si diffuse perciò un grande turbamento in tutto l’esercito. Infatti non vi erano altre navi con cui le milizie potessero essere riportate e non si era predisposto in quei luoghi il frumento per l’inverno. Venuti a conoscenza di questi fatti, i capi Britanni, che dopo la battaglia erano andati da Cesare per la pace, formata di nuovo la lega, cominciarono a poco a poco ad allontanarsi dall’accampamento e a far venire di nascosto dalle campagne i loro uomini.