Cicerone si fa portavoce dei Siculi vessati da Verre

Audistis legatos Hennenses publice dicere sese a suis civibus haec habere mandata, ut ad Verrem adirent et eum simulacrum Cereris et Victoriae reposcerent. Ea cum non reddidisset, de eius iniuriis iudices docere, sed maxime de religione queri iussi sunt. Quas illorum querimonias nolite, per deos immortales, aspernari, nolite contemnere ac neglegere, iudices! Tanta religione obstricta tota provincia est, tanta superstitio ex istius facto mentes omnium Siculorum occupavit ut quaecumque accidant publice privatimque incommoda, propter eam causam sceleris istius evenire videantur. Quae solitudo sit in agris, quae vastitas, quam deserta omnia, quaerite e Siculis! Ea tametsi multis istius et variis iniuriis acciderunt, tamen haec una causa in opinione Siculorum plurimum valet, quod, Cerere violata, omnis cultus fructusque Cereris in iis locis interisse arbitrantur.

Cicerone

Avete sentito gli ambasciatori di Enna dire in pubblico di avere ricevuto dai loro concittadini l’incarico di andare da Verre e chiedergli indietro la statua di Cerere e della Vittoria. Dal momento che non le aveva restituite, fu ordinato loro di informare i giudici degli oltraggi di quello (= riferito a Verre), ma soprattutto di lamentarsi dell’offesa contro la religione. O giudici, per gli dèi immortali, non respingete, non disprezzate e non trascurate queste loro lamentele! L’intera provincia è vincolata da un così grande scrupolo religioso, una tanto grande superstizione in seguito a questa sua (= di Verre) azione ha occupato le menti di tutti i Siciliani, che tutte le disgrazie che accadono in pubblico e in privato, sembrano avvenire a causa del crimine di costui. Chiedete ai Siciliani che desolazione, che devastazione, che deserto via sia in quei territori! Sebbene queste cose siano accadute a causa di molti e vari oltraggi di costui, tuttavia quest’unico motivo prevale moltissimo nell’opinione dei Siciliani, il fatto che credono che, essendo stata Cerere disonorata, ogni coltivazione e frutto di Cerere sia andato in rovina in quei luoghi.