Esempi di eroismo spartano (A)

Lacedaemonius quidam, cuius ne nomen quidem proditum est, mortem tantopere contempsit, ut, cum ad eam duceretur, damnatus ab ephoris et esset vultu hilari atque laeto dixissetque ei quidam inimicus: «Contemnisne leges Lycurgi?», responderit: «Ego vero illi maximam gratiam habeo, qui me ea poena multaverit, quam sine mutuatione et sine versura possem dissolvere». O virum Sparta dignum! Ut mihi quidem, qui tam magno animo fuerit, innocens damnatus esse videatur.

Cicerone

Uno Spartano, di cui non è stato tramandato nemmeno il nome, disprezzò a tal punto la morte che, mentre vi veniva condotto, condannato dagli efori, poiché era di volto ilare e lieto e un nemico gli aveva domandato: «Disdegni le leggi di Licurgo?», rispose: «In verità io nutro grandissima riconoscenza per lui, che mi ha condannato ad una pena tale che posso scontare senza prendere denaro in prestito e senza contrarre un credito». O uomo degno di Sparta! Tanto che mi sembra che quell’uomo, che fu d’animo così grande, sia stato condannato innocente.