Filippo comunica ad Aristotela e la nascita di Alessandro

Philippus, Macedoniae rex, cuius virtute industriaque Macedones imperio gentium multarum potiri coeperunt, tamen a studiis humanitatis numquam afuit. Feruntur libri epistularum eius, venustatis et prudentiae plenarum, velut sunt illae litterae quibus Aristoteli philosopho natum esse sibi Alexandrum nuntiavit. Ea epistula ad hanc fere sententiam scripta est: «Philippus Aristoteli salutem dicit; filium ex me genitum scito. Magnam equidem dis habeo gratiam, quod eum nasci voluerunt temporibus vitae tuae. Spero enim fore ut educatus eruditusque a te, dignus exsistat et nobis et regni susceptione».

Gellio

Filippo, re della Macedonia, grazie al cui valore e impegno i Macedoni cominciarono a conquistare il dominio di molte genti, ciononostante non si tenne mai lontano dagli studi liberali. I libri delle sue lettere, ricchi di eleganza e di buon senso, vengono tramandati, come lo è quella lettera con la quale annunciò al filosofo Aristotele che gli era nato Alessandro. Questa lettera fu scritta pressappoco con queste parole: “Filippo saluta Aristotele; sappi che mi è nato un figlio. Ringrazio davvero molto gli dei, perché hanno voluto che egli nascesse nel periodo della tua vita. Spero infatti che, educato ed istruito da te, sarà degno sia di noi sia dell’assunzione del trono”.