Furbizia salvavita

Asinus in (+ abl., = in) prato errat, cum (= quando) repente (avv.) lupum videt. Non fugit asinus, sed false (avv.) claudicat et copiosas lacrimas effundit. Tum lupus lente (avv.) appropinquat et asino dicit: «Amice, cur (= perché) fles?». Ab asino ei (= gli) astute (avv.) respondetur: «Spina mihi (= mi) talum transfodit neque ambulare possum (= posso). Spinam extrahe, lupe!». Lupus falsis querelis fallitur; avide (avv.) iam praedam praegustat, sed dum (= mentre) spinam quaerit, repente asinus recalcitrat et lupi maxillam frangit. Fabula docet: interdum (= talvolta) dolo vita servatur!

Un asino vaga in un prato, quando all’improvviso vede un lupo. L’asino non fugge, ma zoppica per finta e versa molte lacrime. Allora il lupo si avvicina lentamente e dice all’asino: «Amico, perché piangi?». Dall’asino gli viene risposto astutamente: «Una spina mi ha trafitto il tallone e non posso camminare. Estrai la spina, o lupo!». Il lupo viene ingannato dai falsi lamenti; già pregusta avidamente la preda, ma mentre cerca la spina, l’asino all’improvviso scalcia e rompe la mascella del lupo. La favola insegna: talvolta la vita è salvata dall’inganno!