Galli e Romani all’assedio

Singulari militum nostrorum virtuti consilia cuiusque modi (“di ogni genere”) Gallorum occurrebant: sunt enim summae genus sollertiae in artificiorum imitatione. Et laqueis falces avertebant et aggerem cuniculis subtrahebant: apud Gallos enim magnae sunt ferrariae et omne genus cuniculorum notum atque usitatum est. Totum autem murum ex omni parte turribus contabulaverunt atque has coriis intexerunt. Tum crebris diurnis nocturnisque eruptionibus aut aggeri ignem subdebant aut milites occupatos in opere distrahebant, et nostrarum turrium altitudinem adaequabant. Apertos cuniculos praeusta et praeacuta materia et pice et maximi ponderis saxis obstruebant moenibusque appropinquare prohibebant. Itaque Gallorum artificia oppugnationem impediebant: nostri milites toto tempore et frigore et adsiduis imbribus tardabantur; tamen strenuo labore impedimenta omnia superavere.

Cesare

Strategie dei Galli di ogni genere si opponevano allo straordinario valore dei nostri soldati: infatti sono un popolo di grandissima abilità nell’imitazione degli artifici. Allontanavano le falci con i lacci e facevano crollare il terrapieno con gallerie: infatti presso i Galli ci sono grandi miniere di ferro e ogni genere di gallerie è noto e consueto. Poi ricoprirono tutto il muro da ogni parte con torri e le rivestirono di pelli. Inoltre con frequenti sortite diurne e notturne o appiccavano il fuoco al terrapieno o distraevano i soldati impegnati nel lavoro, ed eguagliavano l’altezza delle nostre torri. Bloccavano le gallerie aperte con tronchi appuntiti e bruciati all’estremità, con la pece e con sassi di grandissimo peso e impedivano di avvicinarsi alle mura. Pertanto gli artifici dei Galli ostacolavano l’assedio: i nostri soldati per tutto il tempo erano rallentati dal freddo e dalle continue piogge; tuttavia con solerte operosità superarono ogni ostacolo.