Gli Allobrogi sono coinvolti nella congiura contro Roma

Iisdem temporibus Romae Lentulus, sicut Catilina praeceperat, quoscumque moribus aut fortuna novis rebus idoneos credebat, aut per se aut per alios sollicitabat, neque solum cives, sed cuiusque modi genus hominum. Igitur P. Umbreno cuidam negotium dat, ut legatos Allobrogum requirat eosque aferat ad societatem belli: quod naturā gens Gallica bellicosa est, necesse erat ut facile eos ad tale consilium adducere posset. Umbrenus, quod in Gallia negotiatus erat (“aveva commerciato”, da negotior, verbo deponente), plerisque principibus civitatum notus erat. Itaque sine mora, ubi primum legatos in foro conspexit, quasi dolens eorum casum requirere incepit, quem exitum tantis malis sperarent. Quoniam illi timebant ne avaritia magistratuum delerentur, referebant senatus iniurias et miseriis suis remedium mortem expectabant, dixit: “At ego vobis, si modo viri esse vultis, aliquam rationem ostendam, qua tanta ista mala efugiatis”. Haec ubi dixit, Allobroges in maximam spem adducti Umbrenum orabant, ut auxilium eis inferret. Ille eos in domum D. Bruti intulit, quod foro propinqua erat, et coniurationem aperit, nominat socios, praeterea multos cuiusque generis innoxios. Sed Allobroges metuebant ne coniurationis pondus non perferrent et diu in incerto habuerunt, quidnam consilii caperent; haec illis volventibus, tandem vicit fortuna rei publicae. Itaque Q. Fabio Sangae rem omnem aperiunt. Cicero per Sangam consilio cognito legatis monuit, ut studium coniurationis vehementer simulent dentque operam, ut eos quam maxume manifestos habeant.

Ad Litteram – Esercizi 1 – Pag.313 n.24 – Sallustio

In quel periodo Lentulo, a Roma, come Catilina aveva prescritto, o direttamente o a mezzo di altri, sollecitava tutti quelli che riteneva, per carattere o per sorte avversa riteneva adatti a un rivolgimento politico, e non solo cittadini, ma qualsiasi genere di uomini. Quindi da incarico a P. Umbreno di trovare gli ambasciatori degli Allobrogi e portarli ad un’alleanza di guerra: poiché per la natura il popolo dei Galli è bellicoso, era inevitabile che potesse agevolmente portare essi a tale decisione. Umbreno, poiché aveva commerciato in Gallia, era conosciuto della maggior parte dei maggiorenti delle città. Così, senza ritardo, appena vide nel foro gli ambasciatori, come se fosse addolorato per le loro vicende cominciò a chiedere quale fine sperassero per tante disgrazie. Poiché quelli avevano paura di essere distrutti dall’ingordigia del funzionari pubblici, riferivano le offese del senato e che aspettavano la morte come rimedio alle loro disgrazie, disse : “Ma io vi mostrerò qualche sistema per sfuggire a tutti questi grandi mali, se solo volete comportarvi da uomini.” Appena dette queste cose, gli Allobrogi, mossi a grandissima speranza, pregavano Umbreno di portare loro aiuto. Egli li condusse nella casa di D. Bruto, che era vicina al foro e rivela la congiura, fa i nomi dei complici, e anche di molti di ogni condizione che erano all’oscuro. Ma gli Allobrogi temevano di non poter sopportare il peso della congiura e rimasero a lungo nell’incertezza su quale decisione prendere; mentre meditavano su queste cose, infine vinse la buona sorte della repubblica. Così rivelano l’intera situazione a Quinto Fabio Sanga. Cicerone, appresa la decisione, per mezzo di Sanga ammonisce gli ambasciatori perché fingano di essere molto interessati alla congiura e si diano da fare per conoscergli al meglio (i congiurati).