Gli elefanti in battaglia (I)

Scipio interim elephantos hoc modo condocefacere instituit. Duas instruxit acies, unam funditorum contra elephantos, quae quasi adversariorum locum obtineret et contra eorum frontem adversam lapillos minutos mitteret; deinde in ordinem elephantos constituit, post illos autem suam aciem instruxit ut, cum ab adversariis lapides mitti coepissent et elephanti perterriti se ad suos convertissent, rursus ab sua acie lapidibus missis eos converterent adversus hostem. Quod aegre tardeque fiebat; rudes enim elephanti communi periculo in aciem producuntur.

Comprendere e Tradurre (2) – Pag.360 n.17 – Cesare

Scipione frattanto decise di ammaestrare così gli elefanti. Dispose due schiere, una di frombolieri di fronte agli elefanti come se raffigurassero il nemico e lanciavano piccoli sassolini contro la loro faccia; poi collocò gli elefanti in fila, dietro di loro dispose la sua schiera, affinché, dopo che fossero iniziate ad essere lanciate pietre dagli avversari e gli elefanti spaventati si fossero girati verso i suoi, gli costringesse a voltarsi verso il nemico, una seconda volta a forza di pietre lanciate dai suoi. Ciò accadeva lentamente e difficilmente; infatti gli inesperti elefanti erano istruiti con difficoltà dopo molti anni di insegnamento, tuttavia sono schierati in campo con comune pericolo.