Il re Tirreno

Tyrrhenus in Lydia cum fratre magna cum indulgentia regnabat. Olim tamen fame populus laborabat, et Tyrrhenus fratri dicebat: «Quod nullo modo civium famem relevare valemus, unus frater cum populo suo ex regno per mare iter faciet et in alias terras discedet, ubi famem et sitim tolerare non debebit. Alter rex autem in Lydiamanebit». Sors Tyrrhenum designat. Rex patriam relinquit Italiamque navibus petit, sed undarum vi mortem invenit et mare a nomine eius nomen Tyrrhenum accipit. Tuscus, regis filius, in Italiam postea pervenit et inter Tiberim et Arnum novam civitatem condit.

Tirreno regnava in Lidia con il fratello con grande mitezza. Talvolta, tuttavia, il popolo soffriva per la fame, e Tirreno diceva al fratello: «Poiché in nessun modo siamo in grado di alleviare la fame dei cittadini, un fratello con il suo popolo viaggerà per mare dal regno e andrà verso altre terre, dove non dovrà tollerare la fame e la sete. L’altro re, invece, resterà in Lidia». La sorte designa Tirreno. Il re lascia la patria e si dirige in Italia con le navi, ma a causa della violenza dei flutti trova la morte e il mare dal suo nome prende il nome di Tirreno. Tusco, suo figlio, giunge in seguito in Italia e fonda una nuova città tra il Tevere e l’Arno.