Il sacrificio di Codro

Erant inter Athenienses et Dorienses multae et veteres offensae, sed priusquam bellum hostibus indixerunt, Dorienses oracula consuluerunt. Ita responsum est: «Victores eritis, nisi (“se non”) rex Atheniensium occisus erit». Cum ventum est in bellum, militibus ante omnia custodia regis praecipitur. Atheniensibus tunc rex Codrus erat. Quia et responsum dei et praecepta hostium cognoverat, regiam vestem permutavit et pannosus, sarmenta collo gerens, in castra hostium intravit. Ibi in turba obsistentium a milite interficitur. Postquam regis corpus cognoverant, Dorienses sine proelio discedunt. Atque ita Athenienses sacrificio ducis bello liberantur.

Giustino

Tra gli Ateniesi e i Dori vi erano molte e antiche avversioni, ma prima di dichiarare guerra ai nemici, i Dori consultarono gli oracoli. Così fu profetizzato: «Sarete vincitori, se il re degli Ateniesi non sarà ucciso». Quando si giunse in guerra, ai soldati viene comandata innanzitutto la difesa del re. A quel tempo gli Ateniesi avevano come re Codro. Poiché aveva appreso il responso del dio e le prescrizioni dei nemici, cambiò l’abito regale e cencioso, portando fascine sulla spalla, entrò nell’accampamento dei nemici. Là nella folla viene ucciso da un soldato. Dopo che ebbero riconosciuto il corpo del re, i Dori si ritirano senza combattimento. E così gli Ateniesi sono liberati dalla guerra dal coraggio del comandante.