La morte di Iempsale

Primo conventu, quem ab regulis factum esse supra memoravi, propter dissensionem placuerat dividi thesauros finisque imperi singulis contitui. Itaque tempus ad utramque rem decernitur. Reguli interea in loca propinqua thesauris concesserunt. Sed Hiempsal in oppido Thirmida forte eius domo utebatur, qui proximus lictor Iugurthae carus acceptusque ei semper fuerat. Quem sceleri ministrum ille (Iugurtha) deligit atque promissis onerat impellitque ut tamquam suam domum visurus veniat, et portarum adulterinas claves paret (nam verae ad Hiempsalem tradebantur); ceterum, ubi res postularet, se ipsum cum magna manu venturum esse dicebat. Numida brevi tempore mandata conficit atque noctu Iugurthae milites introducit. Qui postquam in aedes inruperunt, diversi («correndo di qua e di là») regem quaerere, dormientes alios, alios occursantes interficere, scrutari loca abdita, clauda effringere, strepitu et tumultu omnia miscere, cum interim Hiempsal reperitur occultans se tugurio mulieris ancillae, quo, pavidus et ignarus loci, initio perfugerat. Numidae, ut iussi erant, caput eius ad Iugurtham gerunt.

Sallustio

Alla prima riunione, che sopra ho raccontato era stata tenuta dai principi, a causa del disaccordo era stato deciso che i tesori fossero divisi e che venissero stabiliti i confini dei singoli regni. Pertanto fissarono il momento per entrambe le cose. Nel frattempo i principi si recarono in luoghi vicini ai tesori. Ma Iempsale, nella città di Tirmida, usufruì per caso della dimora di quello che, littore più vicino a Giugurta, gli era sempre stato caro e gradito. Quello (Giugurta) lo scelse come strumento del crimine e lo riempì di promesse e lo spinse ad andare nella sua casa (=del littore, dove si trovava Iempsale) come per fare una visita, e a preparare chiavi false delle porte (infatti quelle vere erano affidate a Iempsale); inoltre diceva che, appena la situazione l’avesse permesso, lui personalmente sarebbe arrivato con un numeroso manipolo. Il numida in breve tempo portò a termine l’incarico e di notte fece entrare i soldati di Giugurta. Costoro, dopo essere penetrati nella casa, correndo di qua e di là cercarono il re, uccisero alcuni che dormivano, altri che accorrevano, esplorarono i luoghi nascosti, forzarono le stanze chiuse, misero sottosopra tutte le cose con strepito e tumulto, ed ecco che venne scovato Iempsale, il quale si nascondeva nella capanna di un’ancella, dove, spaventato e inesperto del luogo, all’inizio si era rifugiato. I Numidi, come erano stati comandati, portarono la sua testa a Giugurta.