La storia di Edipo (I)

Oedipus, postquam ad puberem aetatem pervenit, Delphos advenit, oraculum de parentibus suis consulturus. Cum vero etiam Laius Delphos perveniret, Oedipus obviam ei venit; Laii satellites Oedipum regi viam dare iusserunt, sed Oedipus id neglexit; tunc rex equos immisit et rota pedem eius oppressit. Oedipus, ira motus, inscius Laium, patrem suum, de curru detraxit et occidit. Laio occiso, Creon regnum occupavit. Interim Sphinx in Boeotia aderat, quae agros Thebanorum vexabat; ea regi Creonti sic dixit: «Qui aenigma, quod pono, solvet, regnum tuum liberabit: in perpetuum abero, sed non aliter de finibus tuis excessura sum; qui, vero, aenigma datum non solvet, eum necatura sum».

Igino

Dopo che Edipo giunse all’età adulta, si recò a Delfi per consultare l’oracolo sui suoi genitori. Ma poiché anche Laio si recava a Delfi, Edipo gli andò incontro; le guardie di Laio ordinarono a Edipo di concedere il passaggio al re, ma Edipo non tenne in conto ciò; allora il re spronò i cavalli e con una ruota schiacciò un piede di quello (= di Edipo). Edipo, mosso dall’ira, tirò giù, ignaro, dal carro Laio, suo padre, e lo uccise. Ucciso Laio, Creonte si impadronì del regno. Nel frattempo in Beozia c’era la Sfinge, che vessava le campagne dei Tebani; essa disse così al re Creonte: «Chi risolverà l’enigma che pongo, libererà il tuo regno: me ne andrò per sempre, ma in caso contrario non ho intenzione di andar via dal tuo territorio; ho intenzione di uccidere, invece, chi non risolverà l’enigma proposto».