La volpe senza coda

Vulpes in laqueo caudam amiserat et ob pudorem deformitatem suam intolerabilem putabat. Statuit igitur alias quoque vulpes ad idem inducere: nam inter se cogitaverat: «Vitium meum celare possum communi malo». Universas itaque congregat. In frequenti contione dicit: «Caudas abscindite; nam nostrae caudae non modo intolerabile dedecus sunt, sed etiam onus inutile nimisque grave». Respondet vulpecula iuvenis et hilaris: «Amica, hoc consilium tibi ipsi utile est, haud nobis».

Fedro

Una volpe aveva perso la coda in una trappola e per la vergogna riteneva intollerabile la sua deformità. Perciò decise di indurre anche le altre volpi alla stessa cosa: infatti aveva pensato tra sé e sé: «Posso nascondere il mio difetto con un male comune». E così le raduna tutte. Nella numerosa assemblea dice: «Tagliate le code; infatti le nostre code non solo sono un intollerabile vergogna, ma anche un peso inutile e troppo pesante». Una volpetta giovane e vivace risponde: «Amica, questo consiglio è utile a te stessa, non a noi».