L’accampamento di Pompeo

In castris Pompei videre licuit trichilas structas, magnum argenti pondus expositum, recentibus caespitibus tabernacula constrata, Lucii etiam Lentuli et nonnullorum tabernacula protecta edera, multaque praeterea, quae nimiam luxuriam et victoriae fiduciam designabant. At idem Pompeiani misero ac patienti exercitui Caesaris luxuriam obiecerant. Pompeius, iam cum intra vallum nostri erant, equum invenit, detraxit insignia imperatoris, decumana porta ex castris fugit protinusque equo citato Larisam contendit. Neque ibi constitit, sed eadem celeritate cum paucis suis ex fuga repertis nocturno itinere ad mare pervenit navemque frumentariam conscendit.

Cesare

Nell’accampamento di Pompeo fu possibile vedere pergolati ben costruiti, una gran quantità di argenteria esposta, tende pavimentate con zolle fresche, le tende di Lucio Lentulo e di parecchi coperte di edera e inoltre molte cose, che indicavano un lusso eccessivo e la fiducia nella vittoria. Ma le stessa lussuria i Pompeiani avevano rinfacciato al povero e paziente esercito di Cesare. Pompeo, quando i nostri erano già dentro al vallo, trovò un cavallo, levò le insegne del comandante, dalla porta decumana fuggì dall’accampamento e, incitato il cavallo, si diresse subito a Larissa. E non si fermò lì, ma con la stessa velocità, con pochi dei suoi trovati dalla fuga, con una marcia notturna giunse al mare e si imbarcò su una nave da carico.