L’ateniese Focione

Phocion Atheniensis exercitibus saepe praeerat et summos magistratus gerebat, sed integritate vitae notus erat. Vir honestus erat et cognomine Bonus appellatus est. Vixit enim semper pauper, tamen dives esse poterat propter frequentes honores et potestates, quae (“che”) ei populus concedebat. Praeterea magnae divitiae a rege Philippo ei praebitae sunt, sed Phocion munera repudiavit. Tunc Philippi legati dixerunt: «Accipe pecuniam non pro te, sed pro liberis tuis!». Tunc Phocion respondit: «Hic (“questo”) agellus meos liberos alet et ad meam dignitatem eos perducet! Bonum non est augere luxuriam!».

L’ateniese Focione era spesso a capo di eserciti e amministrava le più alte magistrature, ma era noto per l’integrità di vita. Era un uomo onesto e fu chiamato con il soprannome di “Buono”. Infatti visse sempre povero, tuttavia poteva essere ricco per i numerosi onori e dignità, che il popolo gli concedeva. Inoltre dal re Filippo gli fu offerta una grande ricchezza, ma Focione rifiutò i doni. Allora gli ambasciatori di Filippo dissero: «Accetta il denaro non per te, ma per i tuoi figli!». Allora Focione rispose: «Questo campicello sostenterà i miei figli e li condurrà alla mia dignità! Non è buono accrescere la dissolutezza!».