Manio Curio, un esempio di onestà frugalità
M. Curius, exactissima norma Romanae frugalitatis idemque fortitudinis perfectissimum specimen, Samnitium legatis in scamno agresti adsidentem foco et ligneo catillo cenantem se praebuit. Ille enim Samnitium divitias contempsit et Samnites eius paupertatem mirati sunt: nam cum ad eum magnum pondus auri publice missum attulissent, benignis verbis invitatus ut eo uti vellet, vultum risu solvit et protinus: «Samnitibus narrate – inquit -, supervacuae legationis ministri, M. Curium malle locupletibus imperare quam ipsum fieri locupletem. Atque istud munus refertote et mementote me nec acie vinci nec pecunia corrumpi posse».
Valerio Massimo
Manio Curio, perfettissimo esempio di frugalità Romana e insieme nobilissimo modello di forza d’animo, si mostrò agli ambasciatori dei Sanniti mentre sedeva accanto al focolare su un rozzo sgabello e mangiava in un piattino di legno. Egli disdegnò le ricchezze dei Sanniti e i Sanniti ammirarono la sua povertà: infatti dopo che essi gli avevano portato una grande quantità d’oro, mandata in nome dello Stato, egli, invitato con parole cortesi a volersene servire, distese il volto in un sorriso e immediatamente: “Funzionari di un’inutile ambasciata, – disse – raccontate ai Sanniti che Manio Curio preferisce comandare ai ricchi piuttosto che diventare ricco egli stesso. E portate indietro questo dono e ricordate che io non posso nè essere vinto sul campo di battaglia nè essere corrotto col denaro”.
