Perseo sconfitto dai Romani

Philippo rege Macedoniae mortuo, qui adversus Romanos bellum gesserat, filius eius Perseus in Macedonia rebellavit, ingentibus copiis ad bellum paratis. Nam adiutorem habebat Cotyn, Thraciae regem, et Gentium, Illyruae regem. Romanis autem in auxilium erant Eumenes, Asiae rex, Ariarathes Cappadociae, Ptolemaeus Aegypti, Masinissa Numidiae. Prusias, contra, Bitiniae rex, quamquam sororem Persei uxorem habebat, se aequum (neutrale) praebuit. Dux Romanorum Publius Licinius consul, contra Perseum missus, a rege gravi proeli victus. Neque tamen Romani, quamquam superati, regi petenti pacem praestare voluerunt. Mox missus est contra eum Lucius Aemilius Pauls consul, et in Illyricum contra Gentium Caius Anicius praetor. Gentius, uno proelio victus, mox se dedidit. Mater eius et uxor et duo filii in potestatem ROmanorum venerunt. Cum Perse Aemilium Paulus die tertio ante Nonas Septembres dimicavit, vicitque eum. viginti milibus peditum eius occisis. Equitatus cum rege fugit integer; Romanorum centum milites amissi sunt; urbes Macedoniae omnes, quas rex tenuerat, Romanis se dediderunt.

Ad Limina (2) – Pag.218

Morto Filippo, re di Macedonia, il quale aveva guerreggiato contro i Romani, il figlio di lui Perseo si ribellò in Macedonia avendo apprestate immense truppe per la guerra. Dato che aveva in suo aiuto Coti, re della Tracia e il re dell’Illirio, chiamato Genzio. In aiuto poi ai Romani c’erano Eumene, re dell’Asia, Ariarato della Cappadocia, Antioco di Siria, Tolomeo dell’Egitto, Masinissa della Numidia, Prusia poi re della Bitinia, quantunque avesse in moglie la sorella di Perseo, si mostrò neutrale fra le due parti. Il generale Romano Publio Licinio da console fu mandato contro Perseo e dal re fu vinto in una sanguinosa battaglia. Né però i Romani, sebbene vinti, vollero concedere la pace al re che la chiedeva. Poi fu mandato contro di lui il console L. Emilio Paolo e nell’Illirico il pretore C. Anicio contro Genzio. Ma Genzio vinto facilmente in una sola battaglia tosto si arrese. La madre di lui e la moglie e due figli e anche il fratello insieme vennero in potere dei Romani. Contro Perseo Emilio Paolo combatté il 3 settembre e lo vinse dopo che furono uccisi ventimila suoi fanti. La cavalleria, sana e salva, si diede alla fuga con il re; morirono cento soldati romani, tutte le città della Macedonia, che il re aveva governato, si arresero ai Romani.