Plinio “sponsor”

Videor ergo demonstrare tibi posse Iulium Genitorem. Amatur a me; iudicio tamen meo non obstat caritas hominis, quae ex iudicio nata est. Vir est emendatus et gravis, paulo etiam horridior et durior, ut in hac licentia temporum. Quantum eloquentia valeat, pluribus credere potes, nam dicendi facultas aperta et exposita statim cernitur; vita hominum altos recessus magnasque latebras habet, cuius pro Genitore me sponsorem accipe. Nihil ex hoc viro filius tuus audiet nisi profuturum, nihil discet quod nescisse rectius fuerit, nec minus saepe ab illo quam a te meque admonebitur, quibus imaginibus oneretur, quae nomina et quanta sustineat. Proinde faventibus dis trade eum praeceptori, a quo mores primum mox eloquentiam discat, quae male sine moribus discitur. Vale.

Esperienze di traduzione – Pag.205 n.3 – Plinio il Giovane

Mi sembra dunque di poterti presentare Giulio Genitore. E’ apprezzato da me; tuttavia al mio giudizio non si oppone l’affetto per l’uomo, che è nato dal mio giudizio. E’ un uomo corretto e serio, e anche un po’ troppo spaventoso e rigido, paragonato a questa libertà di tempi. Puoi credere a molti, quanto sia valente per eloquenza, infatti si scorge subito una chiara e aperta capacità di parola ; ha alti anfratti e grandi nascondigli la vita umana, di cui per Genitore accetta me come “sponsor”. Da quest’uomo tuo figlio non sentirà niente se non un qualcosa che gli gioverà, non imparerà nulla, che sarà più giusto non aver imparato, e non meno spesso da lui che da te e da me verrà ammonito, sulle immagini da cui è gravato e su quali e quanti nomi riesca a sostenere. Perciò , con il favore degli déi, affidalo a un precettore, da cui impari prima le buone abitudini e poi l’eloquenza, che si impara senza successo senza buoni costumi. Stammi bene.