Pochi libri, ma buoni

Nusquam est qui ubique est. Vitam in peregrinatione exigentibus hoc evenit, ut multa hospitia habeant, nullas amicitias; idem accidat necesse est iis qui nullius se ingenio familiariter applicant sed omnia cursim et properantes transmittunt. Non prodest cibus nec corpori accedit qui statim sumptus emittitur; nihil aeque sanitatem impedit quam remediorum crebra mutatio; non venit vulnus ad cicatricem in quo medicamenta temptantur; non convalescit planta quae saepe transfertur; nihil tam utile est ut in transitu prosit. Distringit librorum multitudo; itaque cum legere non possis quantum habueris, satis est habere quantum legas. «Sed modo» inquis «hunc librum evolvere volo, modo illum». Fastidientis stomachi est multa degustare; quae ubi varia sunt et diversa, inquinant non alunt. Probatos itaque semper lege, et si quando ad alios deverti libuerit, ad priores redi. Aliquid cotidie adversus paupertatem, aliquid adversus mortem auxili compara, nec minus adversus ceteras pestes; et cum multa percurreris, unum excerpe quod illo die concoquas.

Seneca

Chi è dovunque non è da nessuna parte. A coloro che trascorrono la vita in viaggio accade questo, (cioè) di avere molti rapporti di ospitalità, ma nessuna amicizia; la stessa cosa è inevitabile che accada a coloro che non si dedicano con familiarità alla personalità di nessuno, ma lasciano indietro tutto di corsa e affrettandosi. Non giova e non viene assimilato dal corpo il cibo che appena ingerito viene rimesso; nulla impedisce la guarigione altrettanto quanto un frequente cambiamento delle cure; non giunge alla cicatrice una ferita in cui si mettono alla prova i medicamenti; non si irrobustisce una pianta che spesso viene trapiantata; nulla è utile tanto da giovare di passaggio. Un gran numero di libri distrae; pertanto, non potendo leggere quanto potresti avere, è sufficiente avere quanto puoi leggere. «Ma ora» dici «voglio srotolare questo libro, ora quello». È da stomaco schizzinoso assaggiare molti cibi; che, quando sono vari e diversi, fanno male, non nutrono. Perciò leggi sempre (autori) riconosciuti come validi, e se qualche volta (ti) piacerà soffermarti presso altri, ritorna a quelli di prima. Procurati ogni giorno qualche aiuto contro la povertà, qualche aiuto contro la morte, e non meno contro le altre sventure; e quando avrai passato in rassegna molti pensieri, scegline uno da digerire in quel giorno.