Raggiungimi al più presto!

Numquam ante arbitror te epistulam meam legisse nisi mea manu scriptam. Ex eo cernere poteris quanta occupatione distinear. Nam cum vacui temporis nihil haberem, haec dictavi ambulans. Primum igitur illud te scire volo, nostrum amicum vehementer sui status paenitere restituique in eum locum cupere ex quo decidit; deinde scito omnes illius partis auctores ac socios nullo adversario consenescere. Nos autem publicis consiliis nullis intersumus totosque nos ad forensem operam contulimus. Ex quo, sicut facile intellegi potest, in multo desiderio rei publicae administrandae versamur. Sed inimicus noster non mediocres terrores iacit. Quam ob rem si me amas tantum quantum profecto amas, si dormis expergiscere, si stas ingredere, si ingrederis curre, si curris advola. Permagni nostra interest te quam primum Romae esse. Cura ut valeas.

Cicerone

Credo tu non abbia mai letto prima una mia lettera se non scritta di mio pugno. Da ciò potrai capire da che grande occupazione io sia impegnato. Infatti poiché non avevo tempo libero, ho dettato queste cose mentre camminavo. Dunque innanzitutto voglio che tu sappia questo, che il nostro amico è molto scontento della sua condizione e desidera essere rimesso in quella posizione da cui è caduto; sappi poi che tutti i rappresentanti e alleati di quel partito, pur non essendoci alcun avversario, perdono autorità. Io invece non partecipo ad alcuna decisione pubblica e mi sono dedicato completamente all’attività forense. A causa di ciò, come può essere facilmente compreso, vivo nella grande nostalgia dell’amministrazione dello Stato. Ma il nostro nemico sparge non piccoli spaventi. Per questo motivo se mi vuoi bene tanto quanto sicuramente me ne vuoi, se dormi svegliati, se sei in piedi cammina, se cammini corri, se corri vola. Mi interessa moltissimo che tu sia a Roma quanto prima. Bada di star bene.