Rispetto dei Romani nei confronti delle città vinte

Publius Africanus, Carthagine deleta, Siculorum urbes signis monumentisque pulcherrimis ita exornavit, ut quos victoria populi Romani maxime laetari arbitrabatur, apud eos monumenta victoriae plurima collocaret. Denique ille ipse Marcus Marcellus, cuius virtutem hostes, misericordiam victi, fidem ceteri in Sicilia perspexerunt, non solum sociis in eo bello consuluit, verum etiam hostibus superatis temperavit. Urbem Syracusas, quae manu munitissima erat et loci natura terra ac mari claudebatur, cum vi consilioque cepisset, non solum incolumem passus est esse, sed ita reliquit ornatam, ut esset simul monumentum victoriae, mansuetudinis, continentiae, cum hostes cognoscerent et quis eam expugnasset et quibus pepercisset et quae intacta reliquisset. Tantum ille honorem habendum esse Siciliae putavit ut ne hostium quidem urbem tollendam aut violandam arbitraretur.

Cicerone

Publio Africano, distrutta Cartagine, abbellì di statue e di magnifici monumenti le città Siciliane così da collocare numerosissimi ricordi della vittoria presso di loro, che riteneva fossero lietissimi per il trionfo del popolo Romano. Poi proprio quel famoso Marcello, di cui in Sicilia i nemici riconobbero il valore, i vinti la pietà, gli altri la lealtà, in quella guerra non solo ebbe cura degli alleati, ma risparmiò anche i nemici vinti. Non solo concesse che la città di Siracusa, che era molto fortificata con difese artificiali e che era resa inaccessibile per mare e per terra dalla conformazione naturale del luogo, dopo averla presa con la forza e con l’astuzia, rimanesse intatta, ma la lasciò a tal punto adornata che essa era contemporaneamente la memoria della sua vittoria, della sua clemenza, della sua moderazione, dal momento che i nemici riconoscevano sia chi l’aveva espugnata sia quali cose aveva risparmiato sia quali cose nuove aveva lasciato. Tanto egli ritenne che si dovesse tributare onore alla Sicilia da stimare che nemmeno una città dei nemici dovesse essere distrutta o danneggiata.