Saggezza legislativa dei Romani

Quantum maiores nostri prudentia praestiterint iis qui apud ceteros sapientissimi fuisse dicuntur, considerate. Prudentissima civitas Atheniensium fuisse traditur; eius civitatis sapientissimum Solonem dicunt fuisse, eum qui leges, quibus hodie quoque utuntur, scripsit. Is, cum interrogaretur cur nullum supplicium constituisset in eum qui parentem necasset (= necavisset), respondit se id neminem facturum (esse) putavisse. Sapienter Solon fecisse dicitur, cum nihil sanxerit de eo quod antea commissum non erat, ne lex speciem praeberet non prohibendi sed admonendi sceleris. Quanto nostri maiores sapientius (fecerunt)! Qui, cum intellegerent nihil esse tam sanctum quod non aliquando violaret audacia, supplicium singulare in parricidas excogitaverunt ut ii, quos natura ipsa retinere in officio non potuisset, magnitudine poenae a maleficio summoverentur: parricidas insui voluerunt in culleum vivos atque ita in flumen deici.

Cicerone

Considerate quanto i nostri antenati abbiano superato in saggezza quelli che si dice siano stati i più saggi presso altri. Si dice che la città degli Ateniesi sia stata la più saggia; dicono che di quella città il più saggio sia stato Solone, colui che scrisse le leggi di cui si servono anche oggi. Egli, poiché gli veniva chiesto perché non avesse stabilito nessun castigo nei confronti di chi avesse ucciso un genitore, rispose che aveva pensato che nessuno avrebbe fatto ciò. Si dice che Solone abbia agito con saggezza, dal momento che non stabilì nulla circa ciò che non era stato in precedenza commesso, affinché la legge desse l’impressione non di proibire, ma di ammonire il crimine. Quanto si comportarono più saggiamente i nostri antenati! Essi, poiché capivano che niente era tanto inviolabile che l’impudenza un giorno non oltraggiasse, escogitarono un singolare castigo nei confronti dei parricidi affinché quelli, che la natura stessa non aveva potuto mantenere nel dovere, fossero tenuti lontani dal delitto dalla gravità del castigo: vollero che i parricidi fossero cuciti vivi in un sacco e gettati così nel fiume.