Sconfitta dei Persiani a Maratona

Anno quadragesimo nonagesimo a. Ch. n., ad Atticam Persae accesserunt ac copias suas in campum Marathona duxerunt. Athenienses, pulsi auctoritate Miltiadis, qui (= che, sogg.) iam sexagesimum primum aetatis annum agebat, paucas copias suas celeriter ex urbe eduxerunt locumque idoneum castris invenerunt. Postero die, acie sub montis radicibus in regione non apertissima instructa, proelium conseruerunt. Datis, Persarum dux, etsi illum locum iniquum suis putabat, quia Persarum copiarum numerus maior erat, pugnam quam citius cupiebat. Itaque, postquam produxerat in aciem peditum centum equitumque decem milia, sine mora impetum accepit. Sed Atheniensium virtus maxima fuit, quia decemplicem (= dieci volte superiore) hostium numerum fuderunt; Persae, victoriae omni spe amissa, statim naves petiverunt et solverunt. Illo proelio nihil (= nulla, n., sogg.) adhuc gloriosius est: numquam enim a tam exigua manu tam magnus exercitus profligatus est.

Nel 490 a.C., i Persiani giunsero in Attica e condussero le loro armate nella pianura di Maratona. Gli Ateniesi, dopo averli respinti grazie all’autorità di Milziade, che aveva già 61 anni, condussero rapidamente fuori dalla città le loro poche truppe e trovarono un luogo adatto per l’accampamento. Il giorno seguente, dopo aver schierato l’esercito ai piedi di una montagna in una zona non molto aperta, attaccarono battaglia. Dati, comandante dei Persiani, sebbene ritenesse quel luogo sfavorevole per i suoi, poiché il numero delle armate Persiani era maggiore, desiderava la battaglia quanto prima. Pertanto, dopo che ebbe condotto in campo di battaglia centomila fanti e diecimila cavalieri, accolse senza indugio l’attacco. Ma il valore degli Ateniesi fu grandissimo, poiché sbaragliarono un numero di nemici dieci volte superiore; i Persiani, persa ogni speranza di vittoria, si diressero subito alle navi e salparono. Fino a questo momento niente è più glorioso di quella battaglia: infatti mai un esercito così grande è stato sconfitto da un manipolo così esiguo.