Una notizia trapelata

Victoriae nuntii Quintus Fabius et Caius Metellus cum Romam intra quintum diem pervenissent, praecerptam (già pregustata) tamen eius rei laetitiam invenerunt. Nam quarto die postquam cum rege Perseo est pugnatum, cum in circo ludi ederentur, qui singulis annis Septembri mense Romae fiunt, murmur repente populi tota spectacula primo mane pervasit, undique dicentibus pugnatum esse in Macedonia paucis diebus ante et regem victum esse. Dein fremitus increbruit et postremo clamor plaususque est exortus. Mirabantur magistratus et quaerebant auctorem tam repentinae laetitiae. Postero die omnium gaudium veris nuntiis Fabii Metellique firmatum est. Postremo, ante diem decimum Kalendas Octobres, ludorum Romanorum secundo die, Caio Licinio consuli tabellarius obvius fuit, qui se ex Macedonia venisse dicebat. Sentum statim convocavit consul et litteris tabellarii recitatis, ex auctoritate patrum denuntiavit populo: «Lucius Aemilius Paulus consul abhinc paucos dies cum rege Perseo pugnavit: Macedonum exercitus fusus est; rex cum paucis Samothraciam confugit».

Ad Limina (2) – Pag.135 – Livio

Essendo sopraggiunti a Roma Quinto Fabio e Caio Metello prima del quinto giorno, tuttavia trovarono già pregustata la gioia per la loro impresa. Infatti quattro giorni dopo aver combattuto contro Perseo, poiché nel circo avevano luogo i giochi che si tenevano a Roma ogni anno nel mese di settembre, pervase di prima mattina tutte quante le tribune un improvviso mormorio della gente che annunciava da ogni parte che si era combattuto pochi giorni prima in Macedonia e che il sovrano (nemico) era stato sconfitto. Si meravigliavano i magistrati e interrogavano sull’artefice di tanta improvvisa gioia. Il giorno successivo la contentezza di tutti venne confermata dalle notizie autentiche su Fabio e Metello. Infine, dieci giorni prima delle calende di ottobre, nel secondo giorno dei giochi romani giunse il corriere che diceva di provenire dalla Macedonia. Il console convocò immediatamente il Senato e letto ad alta voce il dispaccio del corriere, annunciò al popolo: “Il console Lucio Emilio Paolo pochi giorni or sono ha combattuto con il re Perseo: l’esercito dei Macedoni è stato sbaragliato; il re con poche truppe si è rifugiato a Samotracia.