De regibus

Ex iis vero, qui dominatum imperio tenuerunt, excellentissimi fuerunt, ut nos iudicamus, Persarum Cyrus et Darius, Hystaspi filius, quorum uterque privatus virtute regnum obtinuit. Prior horum apud Massagetas in proelio cecidit, Darius senectute diem obiit supremum. Sunt praeterea magni reges eiusdem gentis Xerxes et duo («i due») Artaxerxae, Macrochir cognomine et Mnemon. Xerxi maxime est illustre bellum, quod maximis exercitibus post hominum memoriam terra marique in Graecos gessit. At Macrochir praecipuam habet laudem amplissimae pulcherrimaeque corporis formae, quam incredibili ornavit virtute belli: namque illo nullus Persa manu fuit fortior, Mnemon autem iustitiae fama floruit. Nam cum matris suae scelere amisisset uxorem, tantum indulsit dolori, ut eum pietas vinceret. Ex his duo eodem nomine morbo naturae debitum reddiderunt, tertius ab Artabano praefecto ferro interemptus est.

Cornelio Nepote

In verità di quelli che tennero il potere con il comando, i più illustri furono, come noi riteniamo, Ciro e Dario dei Persiani, figlio di Istaspe, che ottennero entrambi il regno col valore. Il primo di questi cadde in battaglia presso i Massageti, Dario morì di vecchiaia. Vi sono inoltre importanti re del medesimo popolo, Serse e i due Artaserse, di soprannome Macrochiro e Mnemone. Per Serse è particolarmente celebre la guerra che combatté contro i Greci per terra e per mare con gli eserciti più grandi a memoria d’uomo. Il Macrochiro invece ha il particolare pregio di un assai imponente e bellissimo aspetto del corpo, che adornò con una straordinaria virtù bellica: e infatti nessun Persiano fu più forte di mano di lui, mentre Mnemone si distinse per la fama di giustizia. Infatti, avendo perso la moglie per il delitto di sua madre, si abbandonò tanto al dolore che la pietà filiale lo vinse. Due di essi dello stesso nome con la malattia pagarono il debito alla natura, il terzo fu ucciso col ferro dal governatore Artabano.