Due lettere di Cicerone ammalato

Tullius et Cicero Tironi suo S.D.
Septimum iam diem Corcyrae tenebamur. Quintus autem Buthroti (tenebatur). Solliciti eramus de tua valetudine mirum in modum, nec mirabamur nihil a te litterarum (nos accepisse). Cura igitur te, et confirma et, cum commode et per (= propter) vale tudinem et per anni tempus navigare poteris, ad nos veni. Nemo nos amat qui te non diligat. Carus omnibus exspectatusque venies. Cura ut valeas. Etiam atque etiam, Tiro noster, vale. XV Kal. Decembr. Corcyra.5.

Tullius Tironi S.
Andricus postridie ad me venit quam expectaram (= expectaveram), itaque habui noctem plenam timoris. Tuis litteris nihilo sum factus certior quomodo te habres sed tamen sum recreatus. Medico mercedis quantum poscet, promitti iubeto; id scripsi ad Ummium. Audio te animo angi et medicum dicere ex eo te laborare. Si me diligis, excita ex somno tuas litteras humanitatemque propter quam mihi es carissimus. Nunc opus est te animo valere, ut corpore possis (valere). Conserva te mihi. Etiam atque etiam vale. III (ante) Idus, hora VI.

Maiorum Lingua C – Cicerone

Tullio e Marco salutano il loro Tirone
Eravamo trattenuti a Corcira per il settimo giorno. Quinto invece a Butroto. Eravamo straordinariamente preoccupati per la tua salute e non ci meravigliavamo affatto di non avere ricevuto lettere da te. Abbi dunque cura di te e tutelati, e quando potrai navigare grazie alla buona salute e durante la stagione, veni da noi. Nessuno ci ama da non amare te. Verrai gradito e atteso da tutti. Vedi di star bene. Sempre più, Tirone nostro, salve.
Da Corcira,

Tullio saluta il suo Tirone
Il giorno dopo che lo avevo aspettato Andrico è venuto da me e così ho trascorso una notte piena di paura. Dalle tue lettere non so affatto come tu stia, ma mi sono ripreso. Ordina al medico di assicurare un compenso secondo quanto chiederà; l’ho scritto ad Ummio. Apprendo che sei di animo afflitto e che il medico dice che per questo stai male. Se mi vuoi bene, ridesta dal sonno le tue lettere e la tua umanità per la quale mi sei molto caro. Ora devi stare bene nell’animo, per potere stare bene nel corpo. Mantieniti per me. Salute sempre più. Giorno terzo prima delle Idi, ora sesta.