Il nobile Nohodare progetta un attacco

Nohodares quidam e numero optimatium, cum consilium cepisset ut Mesopotamiam incursaret, explorabat oppida nostra sollicite, vi subita perrupturus. Et quia Mesopotamiae tractus («zone») omnes crebro inquietare consuevit, laevorsum flexo itinere, pervenerat ad Osdroenae (antica città della Mesopotamia) extremas partes, novum consilium parumque aliquando temptatum cogitans. Erat autem quod cogitabat huius modi. Batnae municipium, in Anthemusia (regione della Mesopotamia), conditum priscorum Macedonum manu, ab Euphrate flumine brevi spatio disparatur. Erat refertum mercatoribus opulentis, ubi annua sollemnitate, prope initium Septembris mensis, conv?nit multitudo ut mercetur ea quae Indi et Seres mittunt aliaque plurima quae solita sunt vehi terra marique. Hanc regionem invadere parabat dux, sed proditus est ab ipsis comitibus, qui, flagitii metu exagitati, ad praesidia Romana desciverunt. Ideo Nohodares tabescebat immobilis, iam nesciens quo modo victoriam sibi paraturus esset.

Ammiano Marcellino

Un certo Noodare, della classe degli ottimati, avendo deciso di aggredire La Mesopotamia, esaminava le nostre città attentamente, con l’intenzione di fare irruzione all’improvviso. E poiché aveva preso a molestare tutte le zone della Mesopotamia, direttosi a sinistra, era giunto agli estremi limiti di Osdroene, riflettendo su un disegno inconsueto e poco tentato . Quello a cui pensava era di questa natura. Il municipio di Battra, nell’Antemusia, fondato dagli antichi Macedoni, è separato da un breve tratto dal fiume Eufrate. Era pieno di ricchi mercanti, quando in occasione di una solennità annuale, verso l’inizio di Settembre, affluisce una folla per far commercio dei prodotti che spediscono Indiani e Seri e moltissimi altri che sogliono essere trasportati per terra e mare. Si preparava ad invadere questa regione quale comandante, ma fu tradito dagli stessi compagni, che, allarmati dalla paura della scelleratezza, passarono dalla parte dei romani. Quindi Noodare si struggeva nell’inazione, non sapendo in che modo assicurarsi la vittoria