Il valore educativo delle sententiae

Saepe quae pueris praecipiuntur, ea per se multum habent ponderis, praesertim cum in sententiam coartata sint, sicut illa Catoniana: «Emas non quod opus est, sed quod necesse est». Talia sunt etiam quae oraculis redduntur, sicut «tempori parce», «te nosce». Rationem enim non exigimus cum nobis aliquis hos dixerit versus: «Iniuriarum remedium est oblivio». «Audentes fortuna iuvat, piger ipse sibi obstat». Advocatum quidem dicta ista non quaerunt: adfectus tangunt, et virtus erigitur cum tacta est et inpulsa. Omnium honestarum rerum semina animi gerunt, quae admonitione excitantur sicut scintilla ignem suum explicat, si flatu levi adiuvatur. Qui enim negat praecepta sapientium homines adiuvare, omnem institutionem tollit et ipsa natura contentos esse nos cogit.

A scuola di latino – Pag.25 n.59 – Seneca

Spesso quelle cose che vengono insegnate ai fanciulli di per sé hanno molta importanza, specialmente se sono condensate in una sentenza, come quei detti Catoniani: «Compra non ciò che occorre, ma ciò che è necessario». Tali sono i detti che vengono emessi dagli oracoli, come «Risparmia il tempo», «conosci te stesso». Infatti non chiediamo una spiegazione quando qualcuno ci ha recitato questi versi «Il rimedio contro le offese è la dimenticanza». «La fortuna aiuta gli audaci, il pigro ostacola se stesso». Questi detti non richiedono un avvocato: colpiscono gli affetti e la virtù si rinfranca una volta che sia stata provocata e stimolata. Gli animi portano con sé i semi di tutte le cose oneste, che vengono scossi dall’esortazione così come una scintilla sviluppa il suo fuoco, se è aiutata da un lieve soffio. Infatti chi nega che i precetti dei sapienti aiutino gli uomini, leva di mezzo ogni istituzione e ci costringe ad accontentarci della stessa indole.