La morte di Petronio

Forte illis diebus Campaniam petiverat Caesar (Nerone), et Cumas usque progressus Petronius illic attinebatur; nec tulit ultra timoris aut spei moras. Neque tamen praeceps vitam expulit, sed incisas venas, ut libitum, obligatas aperire rursum et adloqui amicos, non per seria aut quibus gloriam constantiae peteret. Audiebatque referentes amicos nihil de immortalitate animae et sapientium placitis, sed levia carmina, et faciles versus. Servorum alios elargitione, quosdam verberibus adfecit. Iniit et epulas, somno indulsit, ut quamquam coacta mors fortuitae similis esset. Ne codicillis quidem, quod plerique pereuntium faciebant, Neronem aut Tigellinum aut quem alium potentium adulatus est: sed flagitia principis sub nominibus exoletorum (giovani prostituti) feminarumque et novitatem cuiusque stupri perscripsit atque obsignata misit Neroni. Fregitque anulum ne mox usui esset ad facienda pericula.

Tacito

Per caso in quei giorni Cesare (Nerone) si era diretto in Campania, e Petronio, spintosi fino a Cuma, si tratteneva in quel luogo; non sopportò più oltre il periodo della speranza o della paura. Tuttavia non si privò della vita in maniera frettolosa, ma tagliate le vene e, quando gli era gradito, fasciatele, le apriva di nuovo e parlava agli amici, non di argomenti seri o con cui cercasse di ottenere la rinomanza della sua fermezza. E ascoltava gli amici che riferivano non sull’immortalità dell’anima e sui dogmi dei filosofi, ma carmi leggeri e facili versi. Colmò di donazioni alcuni servi, ne punì qualcuno con colpi di sferza. Incominciò anche il banchetto, si abbandonò al sonno, affinché la morte, per quanto forzata, fosse simile a quella accidentale. Neppure nei codicilli del testamento adulò, cosa che facevano moltissimi di coloro che morivano, Nerone o Tigellino o qualche altro potente: ma descrisse con precisione, sotto i nomi dei giovani prostituti e delle donne, le infamie del principe e il modo insolito di ogni rapporto sessuale e, sigillatolo, lo mandò a Nerone. E spezzò l’anello affinché in seguito non fosse utile per creare dei pericoli.