La Pizia, sacerdotessa di Apollo

In Graecia, apud (+ acc., = presso) Parnassum, in horrida spelunca, serpentis Pythonis (= del serpente Pitone) taetrum latibulum erat; horrendum monstrum viros armentaque terrebat et laetos agros vastabat, sed tandem Apollinis (= di Apollo) sagittis necatur. Quare nunc Graeci in oppidi Delphorum templo deum Phoebum colunt. In sacro templo clara antistita est, Pytia. Pytia arcana oracula edit: itaque multi viri Delphos contendunt feminamque interrogant. Quia (= Poiché) verba obscura involutaque sunt, austeri ministri Pytiae responsa explicant; sic pretiosa consilia multis claris viris praebent. Romae quoque magna Graeci oraculi fama est.

In Grecia, presso il Parnaso, in una spaventosa caverna, c’era l’orrendo nascondiglio del serpente Pitone; l’orribile mostro spaventava uomini e greggi e devastava i fiorenti campi, ma alla fine viene ucciso dalle frecce di Apollo. Per questo oggi i Greci venerano il dio Apollo nel tempio della città di Delfi. Nel celebre tempio c’è una nota sacerdotessa, la Pizia. La Pizia riferisce gli arcani oracoli: pertanto molti uomini si dirigono a Delfi e interrogano la donna. Poiché le parole sono misteriose e oscure, austeri addetti al culto spiegano i responsi della Pizia; così forniscono preziosi consigli a molti celebri uomini. Anche a Roma è grande la fama dell’oracolo Greco.