Momento difficile in uno scontro dei Romani contro i Galli

Interim Galli ad alteram partem oppidi convenerant, qui eam munirent; sed, cum incolarum clamorem exaudivissent et crebri nuntii dicerent oppidum a Romanis teneri, ducentos equites praemiserunt et magno concursu ad pugnae locum contenderunt. Unusquisque (= Ciascuno), ut venerat, sub muro consistebat et eorum qui defendebant numerum augebat. Cum eorum magna multitudo convenisset, matres familiae, quae paulo ante Romanis de muro manus tendebant suos vocare et more Gallico passos capillos ostentare liberosque in conspectum exponere inceperunt. Contentio iniqua et loco et numero Romanis erat; simul et cursus et spatium pugnae eos defatigaverant nec quisquam (= e nessuno) erat qui integer viribus esset; sic non facile recentes atque fortes hostes sustinebant.

Cesare

Nel frattempo i Galli si erano radunati nell’altra parte della città, per fortificarla; ma, dopo che ebbero udito le grida dei cittadini e poiché numerosi messaggeri dicevano che la città era occupata dai Romani, mandarono avanti duecento cavalieri e con grande accorrere si diressero verso il luogo della battaglia. Ciascuno, quando era giunto, si fermava sotto le mura e accresceva il numero di coloro che difendevano. Essendosene radunato un gran numero, le madri di famiglia, che poco prima tendevano le mani a Romani dalle mura, iniziarono a chiamare i loro, a sciogliersi i capelli secondo il costume Gallico e a mostrare i figli. Il conflitto era sfavorevole per i Romani sia per la posizione che per il numero; inoltre la corsa e la durata della battaglia li avevano sfiniti e non c’era nessuno che fosse fresco di forze; così non reggevano con facilità i nemici freschi e riposati.