La conquista di Megara
Athenienses, quod iam diu Megaram subacturi erant – namque Atheniensibus cum Megarensibus veteres inimicitiae erant – hostibus bellum indixerunt et Pisistratum ducem nominaverunt. Megarenses, memores pristinarum cladium, palam proelium non conseruerunt, sed hostibus insidias paraverunt. Nam noctu navibus Eleusinem contenderunt, matronas Athenienses Cereris sacra celebrantes vi abducturi. Facile consilium ad effectum perducturi erant, cum Pisistratus cum delectis militibus supervenit. Dux enim, quia rem cognoverat, milites in silvis occultaverat et, dum matronae solito clamore ac strepitu etiam in accessu hostium sacra celebrant, signum dedit, Megarenses inopinantes oppressit eorumque classem expugnavit. Postea in naves milites cum mulieribus imposuit et Megaram contendit. Cum cives e moenibus navium formam et petitam praedam agnoverunt, laetitia exsultantes ad portum processerunt. Athenienses igitur omnes cives incautos et imparatos necaverunt et urbem, a defensoribus vacuam, occupaverunt. Ita Megarenses dolis suis magnae victoriae occasionem Atheniensibus paraverunt.
Gli Ateniesi, poiché già da molto tempo avevano intenzione di assoggettare Megara – e infatti gli Ateniesi avevano antiche inimicizie con i Megaresi – dichiararono guerra ai nemici e nominarono comandante Pisistrato. I Megaresi, memori delle precedenti disfatte, non attaccarono battaglia apertamente, ma tesero un agguato ai nemici. Infatti durante la notte si diressero a Eleusi, per portare via con la forza le matrone Ateniesi che celebravano i riti sacri di Cerere. Stavano per condurre a termine facilmente il piano, quando Pisistrato sopraggiunse con dei soldati scelti. Il comandante infatti, poiché aveva appreso la cosa, aveva nascosto i soldati nei boschi e, mentre le matrone celebravano i riti sacri con il consueto baccano e caciara anche all’arrivo dei nemici, diede il segnale, attacca i Megaresi che non se l’aspettavano e conquistò la loro flotta. Poi pose sulle navi i soldati con le donne e si diresse a Megara. Quando i cittadini dalle mura riconobbero l’aspetto delle navi e il bottino conquistato, si diressero al porto esultando per la gioia. Dunque gli Ateniesi uccisero tutti i cittadini impreparati e imprudenti e occuparono la città, priva di difensori. Così i Megaresi con i loro intrighi procurarono agli Ateniesi l’occasione di una grande vittoria.
