Un medico troppo zelante

Aesculapius medicinam exercebat. Ad miseram medici casam magna aegrotorum turba semper veniebat et remedia morbis et venenis petebat. Ab Aesculapio non solum (avv.) morbi curabantur: interdum etiam mortui vitae reddebantur medicinae scientia. Sed dii nimiam Aesculapii scientiam non probabant, quia (poiché) medicus naturae ordinem (l’ordine, ogg.) turbabat. Itaque eum (lo, pron. ogg.) puniunt et igneo (di fuoco) telo eum (lo, pron. ogg.) necant.

Esculapio esercitava la medicina. Presso la misera capanna del medico giungeva sempre una gran folla di malati e chiedeva rimedi per le malattie e i veleni. Da Esculapio erano curate non soltanto le malattie: talvolta, con la scienza della medicina, si restituivano anche i morti alla vita. Ma gli dèi non approvavano l’eccessiva conoscenza di Esculapio, poiché il medico turbava l’ordine della natura. Pertanto lo puniscono e lo uccidono con un fulmine [lett: “dardo di fuoco”].